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Sulla mia arte:

Ogni animale o frammento d'esso, è stato recuperato allo scopo di custodirlo e onorarlo, salvandolo dal disfacimento. Nessun animale è stato ucciso per ricavarne un'opera.

domenica 22 marzo 2015

Casa-museo Petra Regazzoni


Cucina casa-museo di Petra Zamaroni

Cucina casa-museo di Petra Zamaroni

Cucina casa-museo di Petra Zamaroni

Cucina casa-museo di Petra Zamaroni

Soggiorno casa-museo di Petra Zamaroni

Soggiorno casa-museo di Petra Zamaroni
Scarpiera con guardiano di casa-museo Petra Zamaroni

Soggiorno di casa-museo Petra Zamaroni
Soggiorno di casa-museo Petra Zamaroni

Soggiorno di casa-museo Petra Zamaroni

Soggiorno di casa-museo Petra Zamaroni


sabato 20 ottobre 2012

Testo di Philippe Daverio


Petra

Da alcuni anni, nelle pieghe misteriose dei rilievi prealpini, si nascondono sciamani e folletti. Tutt’attorno, nelle valli e fino alla grande pianura del fiume, la vita scorre frenetica. Loro continuano a distillare sapienze arcane. Indagano silenti e lenti per conto degli altri, quelli che corrono. Sino ad oggi è stato dato a pochi ricercatori di poterli scoprire e di aprire con loro un  dialogo. I loro percorsi dovevano rimanere riservati a chi si dichiarava pronto alla fatica del’iniziazione, al cammino lungo i sentieri. E così si scoprivano distillate nuove relazioni con il mondo eterno della natura, non quella romantica delle passeggiate ovviamente, quella complessa che porta lo spirito in contatto con gli strati più profondi della coscienza.
Petra è fra questi, nascosta in una casa di Pietra. Vicino ad una fonte. Da lì va alla ricerca di ciò che la natura ha lasciato nel mondo della modernità e di ciò che la modernità ha accettato dalla natura senza volerne l’immediata rottamazione. Ossa di animali che la pioggia e il sole hanno essiccato in fondo al bosco o animali che la sapienza incerta del tassidermista hanno consegnato alle polveri e che la creatività artistica porta in una nuova esistenza. .
Ora sulle strade delle valli il traffico sta per rallentarsi per via di una crisi mondiale che chiederà a tutti un ripensamento delle frenesie in corso.
Ora l’armadillo può tornare a dire la sua, protetto da una nuova placca ossea.

Philippe Daverio 

sabato 23 agosto 2008